SKYZOO - THE SALVATION (Duck Down, 2009)

martedì 1 dicembre 2009

Occasionalmente mi trovo di fronte a dischi sui quali francamente non so cosa dire e, alla ricerca di motivazioni per questo mio mutismo intellettuale e verbale, sovente giungo alla conclusione che se io non ho niente da dire ciò non significa automaticamente che l'autore del disco abbia lo stesso problema. Prendete questo Salvation di Skyzoo, suo disco d'esordio (i mixtape non contano): la stragrande maggioranza delle canzoni qui presenti ha uno scopo ben preciso o, per meglio dire, dei testi personali e ben delineati. La tipologia del sound è coerente con questi messaggi e l'atmosfera generale che si può respirare verte verso la riflessione, cosicchè, se aggiungiamo a tutto ciò il fatto che non ci sono featuring di altri rapper, possiamo giungere alla conclusione che il Nostro ha come minimo un visione artistica molto chiara evidentemente indirizzata verso l'autoritratto mediante spunti esterni (vi si arriva cioè per induzione). E questo nel rap è raro, addirittura rarissimo quando si parla di debuttanti.
Eppure, nonostante tutti questi pregi oggettivi ed anche ammirabili, Salvation mi annoia mortalmente e quel che è peggio è che temo anche di sapere perchè. Vedete -e qui apro una parentesi- quando ancora andavo in università mi capitava di farmi qualche pomeriggio a lavorare presso il magazzino di spray di Fritz Da Cat, locato all'epoca in Bovisa; s'era nel 2003-2004, ed il rap italiano stava passando per uno di quei ciclici momenti dove ai più bensperanti poteva sembrare che riuscisse ad affermarsi oltre il consueto bacino d'utenza. Io ero scettico e come al solito il tempo mi ha dato ragione (io sono uno che spesso ha ragione, sapete), ma chi mi bruciava per cinismo e scetticismo era Fritz stesso, che sosteneva che se alla fin fine la maggioranza del rap italiano è destinato a fallire è perchè qui da noi -salvo rare eccezioni- non abbiamo un cazzo di concreto da dire. Sono d'accordo: non è l'unico motivo ma di certo ha un'importanza fin troppo sottovalutata. Chiusa la parentesi.
Ora, io non conosco la vita di Skyzoo, ma a giudicare da quel che ci presenta in Salvation temo proprio che essa non sia molto differente da quella di un reppuso nostrano, ovviamente declinata al contesto di Brooklyn. Insomma, come dire? Abbiamo i rapporti con l'altro sesso, la fatica del riuscire a combinare qualcosa nella propria vita, le delusioni che si ricevono dal mondo della musica ed anche le gioie, più qualche scorcio di vita urbana e l'occasionale momento autoriflessivo. Ecco... posso dire che non è esattamente interessante? Ma attenzione, il mio disinteresse tutto sommato deriva più che dai temi in quanto tali dalla loro esecuzione formale, che reputo essere priva di mordente sia sul versante della scrittura che in quello tecnico. A fronte di un'indubbia onestà, infatti, Skyzoo mi sembra privo della capacità di affabulare e/o di descrivere delle realtà in maniera immaginifica, così da rendere interessanti degli argomenti ovviamente già trattati miliardi di volte in passato. Il suo, più che essere un viaggio nella sua mente, sembra una sorta di documentario privo però della brillantezza capace di destare l'interesse dell'ascoltatore.
Questo non significa che non si trovino delle canzoni valide, sia ben chiaro, in cui magari si può anche notare una maggiore ispirazione: il singolo Beautiful Decay ad esempio omaggia The World Is Yours e ci riesce anche bene -la sua descrizione delle atmosfere nuiorchesi perlomeno intriga- così come Shooter's Soundtrack o Under Pressure riescono in qualche modo a sortire l'effetto sperato pur non essendo in sè liricamente geniali (eccezione: Maintain ha degli ottimi passaggi). Tuttavia, a fronte di questi guizzi d'inventiva, di questi segni di un potenziale maggior talento di quello mostrato altrove, perlopiù le canzoni si ammosciano dopo la prima strofa. Dear Whoever, Necessary Evils o anche My Interpretation sembrano al massimo degli schizzi di un disegno che potrebbe essere più interessante, e invece la cosa muore lì; è la stessa differenza che passa, insomma, tra il leggere un buon romanzo e lo scorrere tra le righe di un diario di una persona qualsiasi.
Per di più, e così giungiamo ai limiti tecnici dell'album che secondo me lo rendono realmente monotono, devo dire che mentre come capacità di incastrare parole Skyzoo se la cava più che bene, l'interpretazione lascia davvero molto a desiderare. Il tono della sua rappata è piatto come una sogliola e, salvo dove ciò viene giustificato in qualche modo dal beat (nuovamente, ad esempio, in Beautiful Decay e dall'elegante sample vocale), risulta quantomeno soporifero, al punto che ogni due o tre tracce i produttori avrebbero dovuto inserire un effetto sonoro tipo, che so, la suoneria dei vecchi Nokia o un'esplosione nucleare sparata a palla che funga da pizzicotto destatore. Anche perchè dal canto loro i produttori -principalmente 9th Wonder ma anche Illmind, Black Milk, Nottz e Just Blaze- non è che si diano molto da fare per ovviare a questa sua lacuna. Le atmosfere che aleggiano su Salvation sono di stampo prettamente justusleaguiano e dunque contraddistinte da forti richiami al soul e alla famigerata true school nuiorchese con annessi e connessi; fin qui tutto bene, in teoria, purtroppo però trovo che ad essere assente sia l'incisività. Certamente possono essere piacevoli da sentire, quindi, ma ora che si ègiunti alla decima traccia è naturale aver voglia di sentire qualcosa di meno generico. Non so, sarà che siamo nel 2009, ma alla fin fine loop di archi, campioni vocali più o meno tagliati e pitchati, campanelline e giri di piano semimelodici mi sembrano l'equivalente sonoro della pizza margherita: si lascia mangiare e la trovi ovunque, ma già che vai al ristorante meglio prendere qualco'altro, no?
E mentre alla fin fine devo ammettere che qui 9th Wonder mi sembra si sia sforzato un po' più del solito (come ricerca ed uso dei sample e come batterie la sua creatività ha fatto passi da gigante, ascoltare per credere), a deludere sono i restanti beatmaker che, ad eccezione di Cyrus The Great, il quale dimostra un orecchio molto sensibile alle melodie, o producono dei simulacri fetusi del loro consueto stile (Black Milk è imbarazzante), o abbandonano ogni traccia di personalità (Illmind e la sua Dear Whoever risultano una fotocopia di 9th Wonder e la sua Under Pressure), oppure ancora inseriscono il pilota automatico e chi s'è visto s'è visto (Nottz, Just Blaze). Certo, in parte la colpa è di chi le basi le ha scelte, ma francamente alcune produzioni nemmeno andavano proposte. Ad ogni modo, salvo due canzoni davvero raccapriccianti -Easy To Fly e Popularity- tutto sommato non mi viene da dire che i beat siano di per sè brutti o che. Semplicemente, così come Skyzoo stesso, pur reggendo un'analisi strettamente qualitativa mancano di mordente.
Ecco, scava e scava, il fatto è che Salvation risulta scevro di personalità. A fronte delle quattro -e non sto parlando in termini figurativi, son proprio quattro- canzoni degne che vi si possono trovare, il resto sembra un compitino ben fatto con tutte le virgole a posto e scritto in bella copia, ma incapace di distinguersi non dico dalla massa di prodotti rap in assoluto, ma anche solo da quella nicchia paranostalgica a cui Skyzoo appartiene. Il fatto che riceva tre microfonini, dunque non un voto ignobile, è dovuto al fatto che comunque le falle tecniche sono relative; certo, in tal senso è una fortuna che non si valuti l'utilità propriamente detta di un disco simile, e sa dio quanto mi spiace dirlo. Aggiungo, infine, che a fronte delle critiche positive ricevute altrove, se riuscissi a trovare qualcuno capace di spiegarmi cosa ci sia di così eccezionale in Salvation gliene sarò grato.




VIDEO: THE BEAUTIFUL DECAY

6 commenti:

MAK ha detto...

Idem con patate. L'ho ascoltato una volta e l'ho riposto nel dimenticatoio dalla noia. Come hai giustamente detto, non è un brutto lavoro, ma non sa di nulla.

reiser ha detto...

@Royale
...Royale... orcoddio... "skyfoo"?...

@Mak+Royale
Anch'io l'avrei skippato come un Chaundon qualsiasi. Però a 8€ era un affare. E Beautiful Decay per me è proprio fica, ha un bel tiro tipo The Come Up di AZ

reiser ha detto...

Ok anche tu hai ragione

Anonymous ha detto...

FCK,,'til infinite,,saluti a tutti..allora reiser aspetto impaziente qualcosa su immortal che secondo me spacca t.r.o.p.p.o.,, devo ammettere che fino a qualche giorno fa l'avevo sentito solo sul disco dei cunninlynguists(mi spiscio dal ridere solo immaginando cosa potrebb sviluppare royaa su questo nome)e su qualche altro feat bèh poi ho scaricato the 3rd worl..AMORE..heavyrotation massiccissima.(ma che cazzo di strofa iperpotente fa chinoxl???!!).e subito mi sono procurato i 2 revolutionary...
PER cwiccworial allora quando ci vediamo ti porto la penna..no problem per cuban linx 2 poi ho provveduto quasi subito(era d'obbligo del resto!!)...
p.s. mi sarei aspettato qualche riferimento al dj nostrano skyzo!

reiser ha detto...

Grazie per i complimenti; per rispondere alla tua domanda, invece, l'autore è quel obeso svergognato di Statik Selektah

MF Ema ha detto...

Ok il disco non è nulla di eccezionale, ma sinceramente me lo son guduto per bene...Vero non ha le bombe che ti esaltano, ma si lascia ascoltare e visto quel che esce di sti tempi, non fa manco na brutta figura.

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