KILLARMY - SILENT WEAPONS FOR QUIET WARS (Wu-Tang/Priority, 1997)

sabato 26 gennaio 2008

C'era un tempo in cui qua era tutta campagna, autunno e primavera ancora esistevano e i dischi marchiati "Wu-Tang" erano ancora considerati una garanzia ed io li compravo volentieri. Infatti: se non ricordo male, questo disco dei Killarmy fu il primo "derivato" del Clan ad uscire e, per quanto l'avessi approciato con una relativa diffidenza, ancora non avevo nelle mie orecchie (e nella mia collezione) autentiche cazzatone col botto come Royal Fam o Remedy. Ora, a distanza di undici anni dalla sua pubblicazione, Silent Weapons For Quiet Wars (che prende il nome da un capitolo di Behold A Pale Horse, un libro di William Cooper farcito di cospirazionismo -molto in auge in quegli anni) resta per me uno degli episodi più felici della discografia del Wu e senz'altro IL miglior prodotto degli stessi Killarmy.
Quasi interamente prodotto da 4th Disciple, SWFQW raccoglie al suo interno sei MCs che ci vengono così graziosamente presentati nel booklet:
1. 9th Prince: "The last lyricist of today's genesis" (WTF?)
2. Killa Sin: "Street specialist trained in urban warfare"
3. P.R. Terrorist: "Lyrical pioneer"
4. Beretta 9: "Marksman assassin of Killarmy on some... fuck it - let's go to war" (questa è impagabile)
5. Shogun Assason: "Seek and destroy" (WTF 2)
6. Islord: "Thief of Baghdad - specializing in disarming military weaponry"
A giudicare da questa tragicomica presentazione, ci si aspetterebbe una combriccola di cinghiali che racchia teronàte mitiche nel microfono, ma per quello avremmo dovuto aspettare gli Infamous Mobb. I Killarmy, invece, oltre ad avere un feticismo nei confronti dei riferimenti a guerra/militare, appaiono dei 5%er forse un po' confusi ma sicuramente curiosi. Sul versante delle liriche ci viene quindi dato un po' di tutto, alla rinfusa: knowledge of mathematics (vabeh), citazioni di Kuwait, Iraq e dittatori assortiti, onanismo lirico (oh-quanto-son-bravo) e un po' di sana vita da strada. La strit laif, sapete, quelle robe lì. Il come tutto ciò viene poi fatto varia chiaramente da MC a MC: c'è il trio dei 'bravi', che comprende 9th Prince, P.R. Terrorist (oggi "conosciuto" come Dom Pachino) e quel pirlone di Killa Sin -che è potentissimo ma che negli anni si farà legare ripetutamente, limitando giocoforza le sue apparizioni; seguono poi Beretta 9 e Shogun Assason (mediocri) e quell'inverecondo incapace di Islord, che non imbroccherebbe due rime nemmeno ricantando Illmatic.
Meno basculante è invece il contributo di 4th Disciple, che in questo disco fa meraviglie al punto tale che nel futuro diversi produttori (su tutti, lo Stoupe di Violent By Design) saranno associati alla sua scuola; il che è naturalmente bizzarro, trattandosi tutto sommato di un discepolo di RZA. Comunque sia, seghe paradinastiche a parte, il Nostro ci regala dei beat straordinari come Fair Love & War, Wu-Renegades (la mia preferita, se può interessare), Swinging Swords e Burning Season (quest'ultima impreziosita dal fatto che è la traccia solista di Killa Sin); altri sono un po' meno da FUCK YEAH! ma comunque godibili, come ad esempio Clash Of The Titans, Blood For Blood, Dress To Kill; altri, ancora, sono invece delle autentiche ciofeche (vedi alle voci Universal Soldiers, Under Siege, Shelter). Tutto sommato, però, il retrogusto che lascia il disco nel suo insieme è molto buono, grazie anche a RZA, che dona una splendida Wake Up ed una convincente War Face.
Come potete immaginare, si tratta di un disco che ho letteralmente consumato negli anni; tant'è vero che, riascoltandolo mentre sto scrivendo, mi viene in mente che il CD non salta. Strano, perchè un due-tre anni fa mi stava scivolando di mano, al che, per riacchiapparlo in volo, gli ho tirato un ceffone da kung fu che lo ha spedito a missile contro un angolo, creando un canyon sul lato argentato e facendomi tirare porchiddèi e porchemadonne assortite per qualche ora -negandomi di fatto un tavolo+bottiglia in paradiso, che come sapete ha la selezione all'ingresso. Se comunque doveste avere problemi, holla back che lo recupero buono. Il voto è oggettivamente esagerato -lo dico chiaramente- ma riflette anche la non comune longevità del disco.




VIDEO: WAKE UP

5 commenti:

Anonymous ha detto...

"A giudicare da questa tragicomica presentazione, ci si aspetterebbe una combriccola di cinghiali che racchia teronàte mitiche nel microfono, ma per quello avremmo dovuto aspettare gli Infamous Mobb"

ma LOL

Marco ha detto...

Questa sì che è una recensione!
Lacrime agli occhi in un paio di passaggi!

A_G ha detto...

LoL @ reiser per la recensione, il disco ai tempi lo apprezzai un sacco, ritirato fuori proprio un paio di settimane fa, che un altro audioblog l'aveva postato, altrimenti la versione su cassetta duplicatissima chissa' dove cazzo e'..

reiser ha detto...

Ero ispiratissimo ma l'ufficio è un nido di rompicoglioni. A domani (spero)

rafaelz2580 ha detto...

cmq 4 é troppo considerando appunto un mixaggio alla cazzo (ankio ho il cd), molto meglio l'album fear, love & War a mio parere.
E non sparlate degli infamous, cazzo, sono grezzoni ma pero spaccano.

Posta un commento