SHOW & AG - FULL SCALE LP (Fat Beats, 2000[?])

mercoledì 23 settembre 2009

Scusatemi per il ritardo nell'aggiornare il blog, ma stamattina la situazione lavorativa è stata infuocata; inoltre, avevo già preparato la recensione di Trife (che mi sarebbe dovuto arrivare assieme a Cuban Linx II già ieri) e che però per motivi tecnici ha dovuto essere posticipata a domani. Poco male; per sdebitarmi vi propongo allora un disco realmente imperdibile, ovverosia il Full Scale LP di Show & AG. Ma prima di addentrarmi in una descrizione maggiormente dettagliata, un po' di storia.
Quando nel 1998 venne pubblicato l'omonimo EP, io avevo già sentito Q&A via internet e ne ero rimasto talmente entusiasta che la sola presenza di quella traccia mi spinse ad acquistare per l'occasione un giradischi, oltre ovviamente al vinile: non era infatti prevista, o quantomeno disponibile, una versione in CD. A questa mancanza provai a supplire io, trasferendo le tracce su CD; ma siccome non è che fossi proprio un genio dell'elettrotecnica, non ero riuscito a risolvere un banale problema di messa a terra che andava a concretizzarsi nel tipico ronzio sui 50hz e che, ancora più concretamente, rovinava in modo non indifferente il piacere dell'ascolto. Fortunatamente, un mio amico più esperto mi aiutò a collegare correttamente il piatto all'amplificatore e così finalmente potei avere delle versioni degne d'ascolto su CD. Tuttavia, quando nel 2001 feci il mio viaggio negli Stati Uniti e, ovviamente, andai in pellegrinaggio al Fat Beats, vidi questo LP ed immediatamente sborsai le du' lire che erano richieste per l'acquisto.
Il motivo di quest'azione si può ravvisare senz'altro nel mio collezionismo compulsivo, ma soprattutto nel fatto che quello che si presenta come un'estensione del precedente EP altro non è che una raccolta su CD di svariati 12" pubblicati dal '98 al 2000 [*] in cui era coinvolto il duo del Bronx, oltre naturalmente alle cinque tracce originali. Accanto quindi alle varie Q&A, Spit eccetera, potremo trovare Themes Dreams & Schemes, Dignified Soldiers, Weekend Nights (qui elencata come Spit Remix) e persino il primo singolo ufficiale dei Ghetto Dwellas, con tanto di b-side e annessi e connessi. Ne consegue che se da un lato il titolo è fuorviante e truffaldino, dall'altro si ha la possibilità di mettere mano su alcune delle cose migliori della DITC ad un costo esiguo e con il vantaggio di una qualità sonora impeccabile.

[*] Andando su Discogs potrebbe sorgere un po' di confusione, in quanto quest'album viene datato al 1998 e non essendoci alcun tipo d'indicazione sul disco stesso non c'è modo di fare una verifica inconfutabile. Io però trovo che questa datazione sia erronea, principalmente per tre motivi: il primo è che il 90% dei pezzi che reputo essere degli extra sono usciti come singoli e b-side degli stesso (Themes Dreams & Schemes, Time To Get This Money, Get it Dirty, Hidden Crates, Who's The Dirtiest), ed una simile logica non avrebbe alcun senso se la loro origine fosse una sola; il secondo, che diversi di questi risalgono al '99 e per giunta tutti per etichette diverse, il che sarebbe impossibile se la paternità fosse una sola; il terzo, infine, che questi appunto non figurano mai come prodotti di Show & AG bensì come roba della DITC, dei Ghetto Dwellas, di Giant... insomma, per me sia Discogs che Wikipedia hanno preso un abbaglio. Ergo, devo dedurre che in realtà il Full Scale LP sia del 2000 e non del 1999, men che meno del '98, visto che non avrebbe molto senso fornire una raccolta di canzoni nell'anno stesso in cui queste sono state pubblicate in altri formati. Chiusa parentesi.

Cominciamo quindi a magnificare quel che dev'essere magnificato, partendo proprio dall'EP originale. Come già detto, e com'è ovvio, qui ritroverete tutti i pezzi presenti nella versione del '98 ad eccezione delle strumentali; la tracklist non è identica ma poco importa, dato che nel corso dell'ascolto ci si potrà imbattere in Drop It Heavy, Raw As Ever, Q&A, Spit e la stessa Full Scale. Di questi cinque pezzi non so davvero cosa dire, nel senso che sono tutti delle chicche indiscutibili. I beat rientrano nella miglior tradizione della scuola DITC, suonando minimalisti e potenti allo stesso tempo, con poche o nessune concessioni all'orecchiabilità; da questa prospettiva spiccano soprattutto Spit, autentico capolavoro di beatmaking, e l'altrettanto fantastica Q&A, che recentemente ha visto una rivisitazione non ufficiale da parte di Marco Polo e Torae nell'ottima Lifetime (il campione è lo stesso e l'effetto finale pure). Come liriche anche qui ci siamo, nel senso che AG in quel periodo era secondo me all'apice del proprio percorso creativo, il che comporta un equilibrio tra la sua particolare enunciazione (che era molto forte in Goodfellas) e la complessità della metrica. Pur non spingendosi al di fuori dei confini del meta-rap, è impossibile non restare affascinati dalle sue strofe ed alla fine gli unici capaci di distogliere la nostra attenzione dal suddetto sono nientemeno che KRS One e Big Pun, che contribuiscono ad aggiungere Drop It Heavy alla lista delle canzoni migliori dell'insieme. Insomma, come nota a margine (ma nemmeno troppo) vorrei puntualizzare che non solo conferirei il massimo dei voti all'EP, ma aggiungo anche che esso è secondo me uno dei tre migliori extended playing di sempre.
Venendo invece ora al resto del materiale, la qualità in questo caso diviene più ondivaga restando pur sempre in fascia alta. Dignified Soldiers (sia remix che originale), Time To Get This Money e Weekend Nights sono ad esempio eccezionali, mentre invece Hidden Crates, Put It In Your System, Who's The Dirtiest e Themes Dreams & Schemes lo sono meno. Questo dipende sia dai beat, che magari colpiscono meno oppure rischiano di scivolare nella ripetitività, sia dagli ospiti: in effetti, per quanto mi piacciano i Ghetto Dwellas non si può certo dire che siano dei mostri del microfono, e se Party Arty riesce a compensare le sue lacune grazie alla voce ed al carisma, D-Flow non ha grandi appigli che gli consentano di uscirsene a testa alta in un confronto con AG. E ciò diventa deleterio le poche volte in cui la base non è molto solida, com'è il caso di Get Dirty, indubbiamente il pezzo meno valido dell'insieme assieme a Hold Mines: quest'ultima è infatti retta dall'abilità di AG e così riesce a salvarsi in corner, mentra la prima presenta un beat fiacchetto in cui il duo d'ignoranti francamente dimostra di non avere abbastanza forza per reggere da solo una canzone.
Ma vogliamo star qui a spaccare il capello in quattro? No: poche balle, Full Scale è un quasi-capolavoro che deve, sottolineo il deve, trovarsi in ogni collezione di rap che si rispetti. E, contrariamente a quanto pensavo di fare inizialmente, mi spingo oltre il quattro e mezzo e gli affibbio lo status di classico. Eccheccazzo.



1 commenti:

Anonymous ha detto...

Anche UGHH riporta il '98

http://www.undergroundhiphop.com/store/detail.asp?=Show-A.G.-Showbiz-Full-Scale-Re-Issue-D.I.T.C.-Records&UPC=DITC165CD

ma visto che come data esatta mette un sospettissimo 1° gennaio non saprei...

BRA
www.rapmaniacz.com

Posta un commento