NECRO PRESENTS: BRUTALITY PART 1 (Psycho Logical, 2003)

venerdì 9 ottobre 2009

Su Necro ci sarebbe da scrivere un libro, anche se, ammetto, sarebbe più interessante e divertente leggerne l'autobiografia: grazie alla sua unicità, il produttore/MC di Brooklyn è riuscito a passare da semisconosciuto dell'underground a cosiddetto «household name» in meno di dieci anni. E se considerate il fatto che questa sua unicità consiste principalmente nell'essere un estremista nel trattare violenza e sesso, riuscendo ad emergere in un mondo non esattamente popolato da cherubini come l'hip hop, allora davvero risulterà difficile non provare nemmeno un minimo d'ammirazione per un personaggio comunque controverso. Esempio: tutti parlano di spacciare e droghe varie? Beh, lui non solo fa una parodia eccezionale di I Need Love di LL Cool J, ma addirittura gira un video a budget zero in una crackhouse dove suo zio e l'amico Mordechai si fanno le pere, collassano e tante altre edificanti cose. Oppure, ancora, lui non si limita a girare video in cui delle slozze agitano il culo e alludono al sesso: Necro spinge alla logica conclusione questo modo di girare clip ed assolda quattro pornostar di seconda scelta (è troppo avanti!) e, tra una cameo di Ron Jeremy e l'altra, mostra fighe, culi e zinne e, tanto per non farsi mancare nulla, già che c'è se lo fa pure succhiare. Olé.
Tuttavia non si deve pensare che sia tutta immagine: perchè a margine del suo essere/presentarsi come uno psicopatico erotomane e misogino, Ron Braunstein è anche un ottimo produttore, capace soprattutto di trovare campioni originali e quasi introvabili, nonché un discreto rapper che, pur restando nel genere dello splatter eccetera, è capace di tirar fuori ogni tanto il concetto figo: vedi per esempio I Need Drugs o Dead Body Disposal. E per quanto nell'ultimo periodo si sia lasciato andare troppo alla fusione tra rap e metal -che a me fa cagare, sempre- per un buon quattro anni sono corso al negozio di dischi ogni qual volta usciva un suo album. Album che saranno contenutisticamente idioti o disgustosi, ma a me piacciono sotto ogni punto di vista, e questo Brutality Pt.1 per me chiude quella sorta di età dell'oro della produzione di Braunstein in doppia veste di rapper e beatmaker. Pur non trattandosi infatti di un solista vero e proprio, nemmeno si può dire che Brutality sia una compilation vista la quantità di tracce soliste del Nostro e la sua partecipazione a vario titolo nelle restanti; perciò sconsiglio vivamente di proseguire oltre nella lettura della recensione a chiunque non apprezzi l'operato di Necro.
Per gli altri, invece, eccoci subito con un'apertura degna del suo buon nome: I'm Your Idol racchiude in poco più di quattro minuti tutto ciò che si può amare o odiare di Braunstein, a partire dall'ultraviolenza (creativa, va detto: "You bitches'll need a Heimlich from sucking my dick") per passare alla sua rappata -che si colloca a metà strada tra Kool G Rap ed un semplice incapace (cfr. le volte che va fuori tempo)- per giungere infine al suo tipico modo di produrre beat loopando un campione dal mood sinistro (prelevato sicuramente da qualche colonna sonora) ed accompagnandolo da batterie regolari (e oggettivamente non incisive) ed un basso bello corposo. Di ritornelli non c'è nemmeno l'ombra, ma questo non pesa e, anzi, alla fin fine conferisce un taglio particolare al pezzo, il quale va immediatamente a collocarsi tra le perle dell'album. Non dissimile è l'ingegnosa White Slavery, in cui un bel loop di piano è accompagnato da batterie, stavolta indubbiamente d'impatto, ed in cui al Nostro s'affianca il suo fratello William Braunstein aka Ill Bill; se possibile, stavolta il testo è ancora più di cattivo gusto (sfruttamento della prostituzione) e, a parte un immortale e mitico "shoutout to Saddam", credo che una strofa che inizi con una frase come "I'm enslavin' women from Ukraine/ They don't understand English, but they understand pain/ It's the language of anguish" non lasci spazio a indecisione di alcun genere. O si ama o si odia, e a tal proposito ricordo la reazione scandalizzata ed incazzata della mia ragazza quando le feci vedere il video.
La presenza di Ill Bill comunque non solo migliora la qualità delle canzoni in quanto si ottiene maggiore varietà e maggiore bravura, ma anche perchè sembra accendere lo spirito della competizione nel protagonista: accanto a White Slavery metterei quindi sullo stesso livello di bellezza le ottime Our Life (autobiografica: "The only two white kids up in my projects that wasn't homo") e Frank Zito, con quest'ultima che risulta efficacemente angosciante per via dell'introduzione e del campione dal sapore argentiano.
Tutto qua? No, anche gli altri ospiti hanno il loro spazio: e se alcuni, come Hyde, vengono salvati in zona Cesarini solo dalla bellezza del beat (la sua Street Veteran, appunto), altri reggono benissimo la traccia ed anzi la elevano, come fa per esempio Goretex in Dopesick e nello straordinario remix di The Big Sleep: quest'ultima è stata molto probabilmente interamente risuonata live, perchè la qualità sonora di basso, rullante e la chitarra elettrica (che viene pinchata, sbaglio?) è infinitamente superiore a qualsiasi altra cosa presente in Brutality, col risultato finale che oltre ad essere decisamente valida in sè e per sè suona anche divinamente.
Quanto al resto c'è poco da dire; tolti alcuni episodi francamente trascurabili concentrati purtroppo nell'ultimo quarto del disco (Scumbags, Morbid Shit, Talking Shit), si tratta di tipico materiale à la Necro e, come tale, o lo si ama o lo si odia. Il tutto, infatti, si potrebbe definire una sorta di z-movie musicale paragonabile per certi versi a Rob Zombie, con la conseguenza che ha poco senso giudicarne l'esito con gli stessi criteri che si possono applicare a, che so, i De La Soul. Il massimo che si possa dire restando oggettivi è che i beat sono mediamente molto belli o belli, mentre l'emceeing varia dall'accettabile al valido; e in quanto ala sua estetica, direi che è talmente singolare che è impossibile valutarla se non basandosi su fondamenta etiche e morali. Ma, sembrandomi questa opzione piuttosto idiota (ma idiota stile Moige, quindi anche peggio), non lo farò in alcun modo e gradirei oltretutto che non si creasse nella sezione dei commenti una roba à la Amici, del tipo "Necro travia la gioventù" o fesserie simili. Obligé. Detto questo, quattro e via; a me Brutality piace assai.




VIDEO: WHITE SLAVERY

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13 commenti:

Paul ha detto...

Necro travia la gioventù!

Anonymous ha detto...

Ma si, come si dice spesso tralasciate i contenuti...anche perchè diciamo la verità, se dovessimo ogni volta analizzare gli argomenti al 100% si salverebbero solo 10 album.
Necro come produttore mi piace un casino, "I Need Drugs" per me è una perla.
Purtroppo mi ha deluso in "Gory Days",o forse avevo troppe aspettative.

CryNStay

riccardo ha detto...

i primi beat di necro sono una bomba!

Anonymous ha detto...

reiser vaffanculo.

MF Ema ha detto...

"mi fa veramente cagare, siamo al livello truce klan": Noyz Narcos non se la può permettere una puttana che si fa mangiare sulla schiena e che posa nuda tutto il video.

MAK ha detto...

Aldilà delle liriche e della rappata, Necro è indiscutibilmente un buon produttore, su questo non ci piove.
Per il resto si tratta esclusivamente di gusti. Anche io prediligo altra roba, ma c'è il momento anche per questo nei miei ascolti e non lo disdegno affatto.
Ecco, 4 zaini ci stanno tutti nel suo genere, a livello globale però non saprei... e capisco che dare un voto in questo caso risulta difficile.

Non accostiamo il Truce Klan ai fratelli Braunstein e soci, che al di fuori di Noyz (che comunque a me non piace) gli altri sono delle sòle incredibili... Una dignità tecnica la Psycho+Logical ce l'ha eccome.

Anonymous ha detto...

D'accordo con Mak, perciò in buona parte anche col padrone di casa. Non è questione di zainetti, è questione di mood: certe cose della PL, a tempo dovuto, prendono bene, chiaro che c'è differenza tra "The Future Is Now" e "Brutality", come c'è in fondo tra "I Need Drugs" e "The Sexorcist", però Necro ha una sua dignità e, potrebbe sembrare un paradosso, una sua coerenza. E' sbagliato confondere loro con chi li scimmiotta (il Truce), perché, piaccia o meno il genere, alcune bombe di Necro sono oggettivamente incontestabili. Poi sì, è chiaro, Necro travia la gioventù... ;.-)

BRA
www.rapmaniacz.com

Anonymous ha detto...

è un rompicapo che non ho mai risolto (e non mi fa evacuare in modo regolare):come diavolo fai a magnficare così tanto Necro? no, sul serio..tralasci che ai diski di un prod. è raro che superi il 3 e mez scarso (la disomogeneità e tutto il rest), ma tra le righe in mille reviews hai fat di tut per inserire una lancetta spezzata in favore del nostro..io non lo so, prescindendo l'atmosfera horrorcore che,detto tra noi, 'sti gran cazzi!, sono prprio le basi a risultarmi indigeste, anzi, diciamolo, MONOTONE,SCHE-MA-TI-CHE,xkè il ragazzo latita completamente di quella complessità, pienezza di suono di un Roccia, un Marl o un Dilla. Cioè, c'ha i woofer pompati..e allora?basta questo? X-files irrisolti.

Da Kobra

MF Ema ha detto...

Vabbe mi ero dimenticato di dire che Necro travia la gioventù

Anonymous ha detto...

io son d'accordo coi 4 zainetti, posso capire che non piaccia l'attitudine, ma sti discorsi generalisti mi stan sulla minchia.

ciao.

Anonymous ha detto...

"Zombie si rifà ad un'estetica da B-movie anni '50 (con tutta l'ingenuità del caso)"

Beh, non mi sembra proprio così. Zombie s'è sparato almeno un centinaio di visioni di The Texas Chainsaw Massacre e l'immaginario, comunque, si rifà parecchio esplicitamente alla produzione horror americana che va dagli anni '70 ai primi '80 (d'altronde lui è del '65, perciò è probabile che tra i 15 e i 20 si sia sciroppato tutto il genere in questione).

BRA
www.rapmaniacz.com

Antonio ha detto...

Anto: il paragone con Zombie lo intendevo solamente in termini di critica: sia quella ricevuta che il modo stesso di farla, approciandosi quindi con una logica coerente al prodotto.

Sì, ho capito. Però volevo evidenziare un passaggio fondamentale (parafrasando John Waters): Rob Zombie possiede un "buon" cattivo gusto, Necro un "cattivo" cattivo gusto.
E, al di là della capacità tecnica oggettivamente ottima di Necro, questo fa la differenza in termini delle critiche che i due ricevono. Il video di White Slavery 2, ad esempio, mi fa accapponare la pelle...

reiser ha detto...

White Slavery 2 è oltre, insomma non puoi mettere uno sturacessi in faccia a nessuno
Però non è che moralmente sia poi così diversa dalla precedente, diciamo che il video è più esplicito. Shock & Awe, direbbe Dubya

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